Matera 2019

La scelta di Matera

Il 2019 sarà un anno importante per l’Italia: dopo 15 anni dalla designazione di una città italiana, Genova, a “Capitale Europea della Cultura”, questo importante riconoscimento torna nel nostro Paese, assegnato per il prossimo anno alla città di Matera.
Fu Melina Merkouri, attrice, cantante ed infine esponente politica greca, a proporre, durante il suo incarico di Ministro della Cultura nel suo paese natale, la creazione di un progetto che mirava a mettere in luce la ricchezza e la diversità delle culture in Europa, ma anche a celebrare le caratteristiche culturali condivise, rafforzando il senso di appartenenza dei cittadini ad uno spazio culturale comune. L’iniziativa si proponeva anche di promuovere lo sviluppo delle città coinvolte, ed in effetti dal 1985, anno in cui Atene fu proclamata prima capitale europea della cultura, le numerose esperienze che hanno avuto luogo in ogni angolo di Europa hanno dimostrato che le città prescelte hanno beneficiato di una sensibile riqualificazione, vedendo potenziato il loro profilo internazionale, valorizzata la loro immagine, rilanciato il turismo.
Il cammino che ha portato Matera alle soglie di questo evento parte da lontano: nel luglio 2008 alcuni dei suoi cittadini cominciarono a pensare cosa fare per ridare un po’ di slancio alla loro bellissima ma dimenticata città. E la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura apparve una concreta e irresistibile occasione di crescita e sviluppo. Il sogno si fece strada, incoraggiato dall’entusiasmo e forse anche da un po’ di follia, si costituì una Associazione, si cominciarono a programmare i progetti, tutta la città e le sue istituzioni furono coinvolte.
“La Città dei Sassi si candida” titolarono i giornali, e Matera cominciò ad aprirsi al panorama internazionale, confrontandosi a Bruxelles con le città “rivali” candidate anch’esse al prestigioso riconoscimento.
Nacque la Fondazione Matera Basilicata 2019, un ente “istituzionale” votato a promuovere le attività del progetto e ad approntare il dossier di candidatura ufficiale. Nella città lucana intanto cominciavano a proliferare iniziative culturali e artistiche che richiamavano personalità di spicco e giovani “emergenti” da tutta l’Europa, mentre le amministratori e le realtà economiche del territorio cominciavano a programmare il potenziamento dell’offerta turistica integrando le bellezze artistiche della città con quelle del suo circondario.
Alla fine di questo percorso, nel dicembre del 2014, Matera riuscì ad avere la meglio sulle altre concorrenti, e si guadagnò la designazione di “Capitale Europea della Cultura 2019”. Questo però non è stato un traguardo, ha invece rappresentato la partenza di un percorso che si concretizzerà entro il 2019, coinvolgendo come un vero e proprio “cantiere” tutto il tessuto urbano, le realtà imprenditoriali, le associazioni cittadine, il mondo dell’arte e della cultura.
All’interno di questo vivace panorama di iniziative legate a Matera 2019 – Capitale Europea della Cultura, si è sviluppata l’idea di portare i chirurghi italiani a Matera. E così è giunta sulla scrivania del Presidente ACOI, Prof. Pierluigi Marini, una lettera del Sindaco di Matera, che candidava la città ad ospitare il nostro Congresso Nazionale nel 2019. Il Presidente e il Consiglio Direttivo di ACOI hanno sposato immediatamente e con grande entusiasmo la proposta, che promette una sinergia di vantaggi mediatici e riconoscimento culturale reciproci.
Ma c’è un’altra ragione per cui ACOI vuole portare il mondo della chirurgia a Matera nel 2019, una ragione che non ha a che fare con gli interessi commerciali o culturali o di comunicazione.
Si tratta della magia con cui questo luogo sa ammaliare chiunque si affacci ad ammirare quello straordinario panorama di vicoli, piazzette, scalinate, balconi, archi, terrazzi, campanili, palazzotti signorili, affastellati gli uni sugli altri a comporre un gigantesco, grandioso presepe che al crepuscolo si accende con mille lucine e si tinge di rosa e arancio alla luce del tramonto.
Chiunque venga a Matera non potrà resistere all’incanto dei “Sassi”, e capirà subito perché il 38 Congresso Nazionale ACOI si “deve” svolgere qui.