Sebbene la diffusione della chirurgia laparoscopica abbia indubbiamente determinato una riduzione del 30-35% della incidenza, le SBO conseguenti ad aderenze postoperatorie continuano ad essere causa di un significativo (5-10%) tasso di rericovero postoperatorio fino a 10 anni dopo l’intervento chirurgico indice. L’uso di prodotti antiaderenziali ha già dimostrato di essere efficace nella prevenzione delle complicanze derivanti dalle aderenze postoperatorie, e delle ASBO in particolare. Tuttavia, sebbene gli stessi siano disponibili sul mercato da oltre 20 anni, il loro uso è ancora episodico, non essendo regolamentato nell’ambito di linee guida specifiche.
La recente disponibilità di presidi utilizzabili anche in chirurgia laparoscopica apre diverse possibilità di investigazione clinica in chirurgia colorettale, particolarmente in quei soggetti che vanno incontro ad un secondo intervento programmato, quale, ad esempio, la chiusura di una ileostomia/colostomia derivativa dopo chirurgia per cancro del retto, gli interventi di Hartmann reversal, o la chirurgia iterativa delle metastasi epatiche da cancro colo-rettale.
ACOI ha deciso di includere nel programma scientifico 2022-2024 la implementazione della prevenzione delle aderenze postoperatorie in chirurgia colorettale, realizzandola attraverso:
- Stimolazione della “cultura” relativa attraverso eventi scientifici regionali e nazionali su questo tema, condivisi con altre figure professionali e con le relative società scientifiche.
- Verifica degli esiti precoci e a distanza attraverso il patrocinio scientifico e la promozione di uno studio osservazionale prospettico multicentrico realizzato da un gruppo di studio dedicato, nell’ambito degli interventi di chirurgia colorettale che prevedano la iterazione dell’intervento chirurgico (Hartmann reversal, chiusura di stomia, chirurgia epatica per metastasi) e che costituiscano, quindi, un modello clinico di valutazione della efficacia dei presidi utilizzati per la prevenzione delle aderenze.